Giovedì 14 gennaio 2016 a Le Rane di Testaccio,
ore 21,00
“Horace Tapscott e la Pan Afrikan Peoples Arkestra – Musica e Progresso Sociale”
Introduzione con Lucia Ianniello, Paolo Tombolesi e Pasquale Innarella
Chi è stato Horace Tapscott? Pianista, compositore, arrangiatore e direttore della Pan Afrikan Peoples Arkestra di Los Angeles, amava ripetere che la sua musica era “contributiva” e “non competitiva”, rivendicava l’autenticità creativa, intendendo seguire una propria visione e non i dettami dei dirigenti del mercato. Dal 1961 Tapscott cominciò a lavorare con passione per dare vita ad una delle prime cooperative artistiche nere, composta da musicisti, ballerini e poeti che si esibivano in scuole, università, chiese, parchi e sale ricreative, agli angoli delle strade. Lo scopo era quello di rivalutare il patrimonio culturale afroamericano e offrire un’immagine del jazz lontana dalle leggi del mercato, dando la giusta rilevanza e dignità alla comunità nera. Questo movimento copre gli ultimi quarant’anni dello scorso secolo.
Con l’Archestra hanno collaborato, tra gli altri, Red Callender, Sonny Criss, Billie Harris, “Butch” Morris, Arthur Blyte, Lester Robertson, Jimmy Woods, David Bryant, David Murray, Dwight Trible, Daa’oud Woods, Roberto Miranda, Michael Session, Fuasi Abdul-Khaliq, Linda Hill, Adele Sebastian, James Andrews, Jesse Sharps, Sabir Mateen e molti altri
ore 21,15
Proiezione del filmato The Giant is awakened – Horace Tapscott’s dream (40′) realizzato a scopo didattico da L. Ianniello e P. Tombolesi con documenti storici ed estratti dai film e documentari: The Towers, di William Hale (1957);Seize the Time, di Antonello Branca (1970); I Build the Tower, di Edward Landler and Brad Byer (2006); Leimert Park, di Jeannette Lindsay (2005), realizzati dagli anni ’50 ad oggi, sulla vita culturale nella comunità afroamericana di Los Angeles e su quelle che sono divenute uno dei suoi simboli: le Torri di Watts. Erette tra gli anni ’20 e i ’50 del secolo scorso, le Watt’s Towers sono state realizzate dal piastrellista italiano Sabatino Rodia, emigrato negli Stati Uniti alla fine dell’800 da Serino, piccolo comune in provincia di Avellino.
ore 22,15
Lucia Ianniello Trio
Presentazione del CD “Maintenant” (Slam Productions CD 566)
Lucia Ianniello tromba, effetti
Paolo Tombolesi pianoforte, tastiera
Riccardo di Fiandra basso elettrico
Insieme all’etichetta inglese Slam Productions, che vanta in catalogo artisti come Max Roach, Mal Waldron, Steve Lacy, Jaki Byard, Roswell Rudd, Lucia Ianniello ha dato vita a un lavoro per immagini, ambienti e paesaggi sonori, un po’ visionario, con una ricerca particolare sulla melodia e sui timbri. Le ampie aree di improvvisazione collettiva sono concepite come stratificazioni di suoni con modalità contrappuntistiche.
Il disco propone una sonorità cameristica ottenuta, nonostante la presenza di strumenti elettronici ed effetti, anche grazie agli arrangiamenti della trombettista, caratterizzati dall’assenza della batteria e dall’utilizzo strumentale della voce.
Ma la filosofia di fondo di questo lavoro si esprime, al di là degli aspetti stilistici e formali, nel tentativo di privilegiare l’urgenza espressiva e il rapporto umano tra i musicisti, lontano da qualsiasi forma di compiacimento. Una musica “contributiva e non competitiva”, per citare Horace Tapscott, trombonista, pianista e leader della Pan Afrikan Peoples Arkestra che Lucia Ianniello omaggia nel suo album con tre brani.